Di fronte alla crisi del figlio i genitori sperimentano una condizione di impotenza. Si trovano in scacco, il Sé materno e paterno si paralizza e non sente possibilità di azione. Da lì, possono nascere comportamenti automatici, irrigiditi e inadeguati, che altro non sono che tentativi di difendersi dall’impotenza e di ripristinare la possibilità di agire.

Il supporto alla genitorialità si configura come un lavoro clinico con i genitori di ricostruzione, consapevolezza e riparazione.

I genitori sono interlocutori, ma anche destinatari dell’intervento psicoterapeutico con il figlio e diventano i co-gestori della sua crisi.

Il sostegno al ruolo genitoriale, pertanto, ribalta la possibilità di agire entro i confini del proprio ruolo, ridona senso al gesto del figlio in termini evolutivi, identifica gli ostacoli, e ridefinisce i compiti nella coppia genitoriale.