È necessario un cambio di veduta sull’adolescenzaSiamo abituati a parlare dei ragazzi come coloro che, per natura, trasgresdiscono delle regole.
Questa visione dell’adolescenza è antica, superata, assolutamente non in linea con la cultura affettiva dei nostri tempi.
Esattamente a chi dovrebbero disobbedire gli adolescenti di oggi?La famiglia non è più il luogo di imposizione delle regole. È una famiglia (per fortuna) affettiva, espressiva, relazionale…
Ma è anche una famiglia narcisistica, dove spesso i genitori iperinvestono sul ruolo genitoriale e dove cresce la paura di non essere mai abbastanza, di non essere mai all’altezza. La società non è più il sistema da combattere. È diventato, casomai, un luogo individualistico, dove impera il mito del successo e della perfezione. I ragazzi di oggi non si fumano le canne per trasgressione…
I ragazzi cercano anestetici al dolore che nasce dal senso di noia, dalla mancanza di futuro, da un senso di inadeguatezza, di vergogna, di confronto con ideali estremamente elevati e con la mancanza di successo o di popolarità. I ragazzi cercano di lenire un dolore che fanno fatica ad affrontare e di fronte al quale sono soli…
È un dolore invisibile agli occhi di adulti troppo impegnati a trattarli come trasgressivi onnipotenti e incapaci di leggere le loro reali necessità.
È tempo di cambiare modo di guardare gli adolescenti.È ora di avere il coraggio di parlare del loro dolore, altrimenti i luoghi di dialogo diventano altri e molto spesso sono luoghi rischiosi.